Insegnare RC – FOCUS CONCORSO

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Dalla Nota pastorale sull’insegnamento della religione cattolica “Insegnare religione cattolica oggi” (1991)

[21]Segnaliamo alcuni tratti più significativi della figura e del compito del docente di religione cattolica, tenendo presenti i problemi che vi sono connessi.
Il primo riguarda la professionalità dell’insegnante di religione. Essa esige la presenza e l’esercizio di alcune doti che sono proprie di ogni docente nella scuola: capacità progettuale e valutativa, relazionalità, creatività, apertura all’innovazione, costume di ricerca e di sperimentazione. Raggiungere traguardi di matura e comprovata professionalità è uno degli scopi primari della formazione e dell’aggiornamento dei docenti di religione.

Titoli di studio necessari per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica dal 1 settembre 2017

Intesa CEI-MIUR – Intesa per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche 2012

[22] Un altro fondamentale aspetto dell’identità del docente di religione è la sua particolare relazione con la Chiesa, dalla quale egli riceve il necessario riconoscimento di idoneità.
Questo riconoscimento non si sovrappone né tanto meno contrasta con il quadro scolastico educativo che abbiamo delineato, ma lo rafforza e lo precisa, garantendo meglio la dignità professionale e morale dell’insegnante di religione. L’idoneità non è paragonabile a un diploma che abilita a insegnare correttamente la religione cattolica.

Intesa CEI-MIUR – Intesa del 16/12/2020 in vista del concorso per l’IRC

Novità del 30/06/2022 sul concorso IDR

UFFICI SCUOLA

L’ISSRE ha sottoscritto convenzione con:

[23]Professionista della scuola e riconosciuto idoneo dalla Chiesa, il docente di religione si trova sul crinale di rapporti che esigono continua ricerca di sintesi e di unità. Egli è uomo della sintesi innanzitutto sul piano della mediazione culturale, propria del suo servizio educativo. Egli deve favorire la sintesi tra fede e cultura, tra vangelo e storia, tra i bisogni degli alunni e le loro aspirazioni profonde. Il suo insegnamento esige, pertanto, una continua capacità di verificare e di armonizzare i diversi e complementari piani: teologico, culturale, pedagogico, didattico.

“L’Irc è il luogo più specifico in cui, nel rigoroso rispetto delle finalità della scuola, si può affrontare un discorso su Gesù. Come insegna papa Francesco, non si tratta di fare proselitismo, ma di offrire un’occasione di confronto per lasciare che ognuno possa, nell’intimo della propria coscienza, trovare risposte convincenti.” (Messaggio della Presidenza CEI, 2019-2020)

“L’insegnamento della religione è attualmente l’unica occasione per accostare a scuola la Bibbia in maniera corretta, sistematica e approfondita. Le Indicazioni didattiche in vigore per l’insegnamento della religione cattolica dedicano, infatti, ampio spazio alla Bibbia, proponendone una lettura frequente, sostenuta dai più fondati criteri interpretativi oggi offerti dalla critica e dalla ricerca scientifica in proposito. Un ingiustificato pregiudizio considera il testo sacro un documento riservato alle comunità dei fedeli, ma la Bibbia, insieme ai testi delle altre “religioni del Libro”, intende parlare a tutti gli uomini.” (Messaggio della Presidenza CEI, 2020-2021)

 

PROPOSTE DI UNITA’ DIDATTICHE TRATTE DALLE TESI DI LICENZA DISCUSSE PRESSO L’ISSRE

U.D.A per scuole dell’infanzia

U.D.A. per scuole primarie

U.D.A. per scuole secondarie di primo grado

U.D.A per scuole secondarie di secondo grado